tag:blogger.com,1999:blog-23407686.post4028438363217052507..comments2023-06-17T17:22:12.925+02:00Comments on Non solo Mozart: “Roma per le strade, Vol. 2” di autori vari, Azimut Libri. Il ricavato in beneficenzaRita Charbonnierhttp://www.blogger.com/profile/12235185251888428213noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-23407686.post-46764051620642957142009-11-02T02:04:03.324+01:002009-11-02T02:04:03.324+01:00@ Cristina
Ti ringrazio molto del contributo. Natu...@ Cristina<br />Ti ringrazio molto del contributo. Naturalmente sono d’accordo su tutto. Spero anche che tu abbia ragione sul fatto che il patriarcato sia moribondo e che quelli ai quali assistiamo non siano che gli ultimi colpi di coda. Diciamo che voglio crederlo. Ne parleremo.<br /><br />@ Giorgia<br />Grazie di cuore di esserti palesata anche qui, e sono lieta che ti sia piaciuto l’inizio del racconto. La simpatia è reciproca. Mi mandi una email all’indirizzo ritarisponde chioccioluzza gmail puntuzzo com, così anch’io ho il tuo indirizzo? Nella fattispecie, neanch’io credo che la scelta sia stata fatta con un intento “negativo”, anzi, sono convinta che sia stata fatta nella miglior buona fede. E sono anche d’accordo sul fatto che le donne siano quantomeno corresponsabili di certi aspetti della questione. Notiamo peraltro come, anche su Letteratitudine, siano le donne a difendere disperatamente la scelta in questione, mentre l’unica voce che si è levata autonomamente a sollevare il problema sia la voce di un uomo. Anche in privato, ho raccolto pareri critici quasi solo da uomini. Un abbraccio a te e spero di sentirti presto. Vorrei parlarti di una cosa.Rita Charbonnierhttps://www.blogger.com/profile/12235185251888428213noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-23407686.post-28627171731465507682009-11-01T18:44:36.551+01:002009-11-01T18:44:36.551+01:00ciao rita, visto che ci sono ti saluto direttament...ciao rita, visto che ci sono ti saluto direttamente. ho avuto modo di conoscerti indirettamente su letteratitudine e mi sei molto simpatica. <br />condivido in pieno, anche se penso che la scelta non sia stata fatta con un intento "negativo". diciamo che forse voleva alludere proprio a quelle suggestioni, mamma roma, roma puttana, eccetera. però è sintomo di quanto ormai siamo impregnati di questo linguaggio simbolico, che agisce a livello più o meno subliminale, e contribuisce a creare un clima sempre a senso unico... magari è niente, magari è una cosa senza importanza, ma di questi tempi mi sembra che non ce lo possiamo più permettere, perchè niente oggi, niente domani... <br />però la colpa è soprattutto nostra - delle donne, intendo - che ci adeguiamo. <br />infine: bello il racconto! che si fa per leggere il il seguito? <br />un abbraccio<br />giorgiagiorgianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-23407686.post-55745510450602264052009-11-01T11:13:53.859+01:002009-11-01T11:13:53.859+01:00Ops: nella fretta ho citato male il titolo del lib...Ops: nella fretta ho citato male il titolo del libro - "Le strade di Roma" anziché "Roma per le strade". Anche se il senso del mio commento resta immutato, chiedo scusa ad autrici, autori e casa editrice :-)<br />CristinaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-23407686.post-1025079247919608022009-11-01T11:06:44.736+01:002009-11-01T11:06:44.736+01:00Cara Rita, intanto sono curiosa di leggere il segu...Cara Rita, intanto sono curiosa di leggere il seguito del tuo racconto, nonché gli altri che compongono il libro. <br />Dopodiché, sulla copertina. Per prima cosa aggiungerei che crea un effetto di senso forse imprevisto da editore e grafici: il titolo "Le strade di Roma" e l'illustrazione con le tette fanno pensare in prima battuta alla prostituzione di strada... che a quanto pare non è il tema del libro: ergo, copertina fuorviante.<br />Poi, in generale sull'uso del corpo femminile per "vendere" un prodotto (perché di questo si tratta nei casi in cui, come tu giustamente sottolinei non c'è un nesso tra il prodotto e il corpo in questione), già la sola frase "uso del corpo femminile per 'vendere' un prodotto" denuncia da sola la realtà delle cose. E' una pratica discriminatoria nei confronti delle donne? Personalmente credo che la domanda non sia questa - per lo meno non per noi, donne occidentali figlie dell'emancipazione. Oggi, per me, uno che pubblicizza una macchina o un computer o un libro attraverso due belle tette o un grazioso culo femminile discrimina solo se stesso e il suo prodotto, perché io non lo compro e (grazie, consumismo!) mi rivolgo a qualcun altro. Però mi arrabbio lo stesso, perché costui (o costei, perché hai ragione, anche le donne possono essere misogine e fallocentriche) fa parte e contribuisce alla sopravvivenza di una cultura (o ordine simbolico) maschile, fondata su una logica soggetto-oggetto in cui, per farla breve, il soggetto è il maschile e l'oggetto il femminile. Penso anche che sia una cultura moribonda così come moribondo è il patriarcato, ma i suoi colpi di coda possono essere terribili (per caso sono finite le violenze sulle donne, almeno nell'occidente democratico e sviluppato?), perciò all'erta!<br />CristinaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-23407686.post-21438677586122692692009-10-30T22:53:01.401+01:002009-10-30T22:53:01.401+01:00Io non sarei così negativa... la copertina secondo...Io non sarei così negativa... la copertina secondo me è carina. Certo, forse non c'entra molto con il contenuto...Bizzarra Vividahttps://www.blogger.com/profile/05282261324729004782noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-23407686.post-22086462226911840372009-10-30T15:31:56.476+01:002009-10-30T15:31:56.476+01:00Io semplificherei il discorso. A parte le tette la...Io semplificherei il discorso. A parte le tette la copertina è decisamente brutta. Considerando le tette è decisamente di pessimo gusto.Anonymousnoreply@blogger.com